Cos'è
Il nome Aisha significa "vita", ed è questa forza vitale ad accomunare le storie di Happiness (Nigeria), Irina (Moldavia) e Mei-Ling (Cina). Loro sono vittime della tratta degli esseri umani, trasformate in "oggetti" nel brutale mercato delle schiave sessuali.
Lo spettacolo "My name is Aisha" di Piccola Fanteria Carillon, con musiche dal vivo, denuncia l'oggettivazione e la violenza di genere, affrontando temi cruciali come l'Obiettivo 5.2 e 8.7 dell'Agenda 2030 (eliminare lo sfruttamento sessuale e la schiavitù moderna).
My name is Aisha affronta il tema della tratta di schiave sessuali partendo da storie vere raccolte grazie al prezioso aiuto fornito da enti, associazioni, giornalisti che si occupano di questo fenomeno in
continua evoluzione e grazie al contributo di specialisti che operano nell’ambito di donne vittime di tratta, intervistati da Piccola Fanteria Carillon nel corso di una lunga ricerca sul campo.
Domenica 23 novembre, ore 20.45 al Filandone
A chi è rivolto
a tutti
Date e orari
23 nov
23
nov
Costo
Gratuito
Luogo
Punti di contatto
Ultimo aggiornamento: 13 novembre 2025, 10:58